di Francesco Manetti
Beh... nonostante i buoni propositi non riesco proprio a tenere aggiornato questo benedetto Ultimo Istante!
Le solite cose: la mancanza di tempo, il lavoro, la famiglia, la stanchezza, lo stress, il nervoso, il magone, la necessità nel fine settimana di "mettere il naso fuori", etc. E a tutta la ripetitivea routine si sono sommati in questi primi 5 mesi del 2013 la Prima Comunione (con annesso Catechismo e indigestione di Messe, Ritiri & Processioni) di mio figlio, una serie di controlli e cure mediche, la manutenzione dell'auto, alcuni lavori in casa e in giardino cogliendo i rari momenti senza pioggia di questi maledetti Inverno e Primavera...
E poi - anche se su Ultimo Istante mi ero proposto di parlare poco o punto di fumetti - impossibile dimenticare che c'è stata la Mondadori nel 2011 e poi Dime Web!
Il 17 settembre 2012, io e il mio sodale di antica data, l'immancabile e immarcescibile Saverio Ceri, abbiamo aperto la versione elettronica della nostra antica e gloriosa rivista Dime Press.
Era il ventennale... di cosa?
Io e Saverio venivamo - insieme a Moreno Burattini e Alessandro Monti - dall'esperienza del Club del Collezionista e di Collezionare, la fanzine dell'entroterra fiorentino fondata da un ristretto gruppo di appassionati e "raccoglitori" di carte povere nel 1985. Nel 1990 Collezionare ed Exploit Comics - il celeberrimo magazine fumettistico del GAF, facente capo a Leonardo Gori (con gli apporti di mille esperti, tra i quali Boschi, Becattini, Lama, Bruni, Sani) - avevano unite le forze e le redazioni erano diventate una sola, con apporti e scambi di articoli.
Ma nel 1992 non fu più possibile portare avanti il discorso di Collezionare (e nemmeno di Exploit Comics, che chiuse dopo decenni, per dar vita al nuovo If con l'Epierre di Gianni Bono).
E così, il quartetto studiò e propose ad Antonio Vianovi della Glamour International Production (che editava Glamour, celebre rivista patinata dell'erotismo raffinato nella grafica, nell'immagine e nella narrativa illustrata) un nuovo progetto. Da qualche anno Vianovi pubblicava anche saggi e monografie sui personaggi e sugli autori bonelliani, per andare incontro a un mercato che - soprattutto dal 1986, anno della nascita di Dylan Dog - tirava enormemente. E siccome anche noi eravamo entusiasti della produzione targata Sergio Bonelli Editore (e oltretutto Moreno Burattini si stava già allora affermando come grande sceneggiatore e nuovo erede di Nolitta per Zagor), proponemmo allo stampatore fiorentino una rivista che si occupasse in via esclusiva di Via Buonarroti.
Nacque così - nel maggio del 1992 - Dime Press, il Magazzino Bonelliano, del quale potete leggere una storia più dettagliata andando su questa pagina. Qui basti dire che il gruppo fondatore portò avanti la rivista fino al 2000, per più di otto anni, con grande successo nel fandom. Poi - per alcune incomprensioni con l'editore e anche per colpa di errori miei e di Saverio - la redazione della testata fu affidata ad alcuni fra i nostri più validi collaboratori "esterni" - e tra questi Giampiero Belardinelli, collega, ma soprattutto un grandissimo amico, che oggi partecipa di nuovo e attivamente alle nostre iniziative in Rete.
Ecco dunque Dime Web: l'intenzione mia e di Saverio è quella di ricreare lo stile, gli intenti e l'atmosfera della "nostra" Dime Press. E siccome quest'ultima nasceva da Collezionare - che si occupava di tutto il fumetto e anche della letteratura di genere - potete e potrete leggere su Dime Web articoli non bonelliani (come, per esempio, la dettagliata Cronologia di Carl Barks, che sto portando avanti io con estrema lentezza e che, molto probabilmente, terminerò non prima del 2050) e su libri di fantascienza e horror.
Il titolo di questo post parla però di Un quarto di secolo con il fumetto!
Esatto, perché fu proprio nel 1988 che entrai nello staff di Collezionare (con il n. 12), prima con una serie di interventi nella serie regolare (i miei primi "pezzi" furono un'intervista a Gallieno "Zagor" Ferri e una cronologia di Diva, la rivista erotica della fiorentina Glittering Image, diretta "concorrente" della Glamour) e poi con lo Speciale Carl Barks, essendo l'Uomo dei Paperi un mio chiodo fisso fin da quando lessi per la prima volta, non nel 1968 ma in una ristampa dei primi anni '70, il celeberrimo Oscar Mondadori Vita e dollari di Paperon De' Paperoni che proponeva 7 vecchie celebri storie di Paperone presentate da Dino Buzzati e Mario Gentilini - storie tutte di Carl Barks, supremo artista che veniva lì nominato una delle primissime volte su una pubblicazione disneyana (infatti, per ragioni storiche, contrattuali e di copyright fino a pochi decenni fa tutte le avventure con i Paperi e i Topi erano firmate da Walt Disney - morto nel 1966 - e il nome degli altri autori non poteva comparire).
La mia tappa successiva nel mondo del fumetto fu nel 1990, quando - grazie a uno Speciale Alan Ford che riscosse nel 1988 un enorme successo - il gruppo di Collezionare fu chiamato da Max Bunker a collaborare a Bhang!, una rivista extralusso di fumetti americani ed europei varata da Luciano Secchi, corredata di rubriche e articoli. Sempre nel 1990 uscì lo Speciale Zagor, il primo volume di critica a occuparsi dello Spirito con la Scure.
Quello stesso anno Luca Boschi mi presentò a Rinaldo Traini, il "boss" del Salone di Lucca e della casa editrice romana Comic Art, che pubblicava l'omonimo mensile - una delle migliori riviste/contenitore nate negli anni '80. L'impegno con Traini mi portò a distaccarmi da Bhang! (e solo decenni dopo mi sarei ritrovato - come vi dirò - a collaborare di nuovo con Max Bunker).
Con Traini - oltre che un amico, un personaggio straordinario, di grande correttezza, secondo il mio punto di vista - l'impegno fu molto intenso fino al 2000: dieci anni che non dimenticherò mai!
Divenni membro di Immagine, l'associazione culturale che curava il Salone di Lucca e poi - da metà degli anni '90 - la kermesse di Expocartoon a Roma; organizzai mostre; scrissi articoli sulla cinematografia e sulla letteratura orrorifica per Horror; pubblicai su Comic Art e l'Eternauta oltre un centinaio di pezzi sviscerando mille aspetti del fumetto contemporaneo e classico; tradussi dall'inglese migliaia di pagine di comics e strisce sindacate; scrissi introduzioni e redazionali per le prestigiose pubblicazioni disneyane di Traini (tra cui la collana Paperino Carl Barks, che fu poi portata avanti dalla Epierre).
Nel frattempo continuavano i lavori per Dime Press e per le monografie della Glamour, per If, per il Fumetto dell'ANAF e per un sacco di altre rivistine e fanzine. E per Fumo di China, rivista tuttora esitente, della quale fui addirittura direttore editoriale, seppur per un unico numero!
Negli anni '90 insegnai, anche! L'incarico di cui vado più fiero, che si protrasse fino al 2002, fu quello dei seminari di Storia del Fumetto che tenni davanti alle nuove classi della Scuola Internazionale del Comics a Firenze; mi ricordo che nel novembre 2002 ero già da quasi un anno "assistente di vendita" (vuol dire "commesso") in un celebre marchio della GDO; quando chiesi spostamenti di orari e ferie per il seminario i colleghi mi chiesero come mai chiedessi le ferie per un corso di fumetto e sembrò loro quasi incredibile che vi andassi a insegnare.
E nel 1995 io, Moreno Burattini e Saverio Ceri avevamo aperto anche una fumetteria, nel centro di Prato! Era Mondi Paralleli, negozio ancora esistente e punto di riferimento per gli appassionati toscani, oggi portato avanti dagli amici Roberto Mannelli (un nostro ex-socio dal 1998) e Luca Squillante.
Nel 1998 io e Moreno Burattini pubblicammo per Sergio Ferriani Editore l'Alan Ford Index 1-300 - da allora punto fermo sul fumetto bunkeriano. In quello stesso anno, sempre con Burattini, firmai i cinque volumi di Cavalcando con Tex, una sorta di enciclopedia (arricchita dalle illustrazioni della collezione Verger) sul Ranger di Bonelli, nel quarantennale della nascita.
Negli anni '90 lavorai anche per Silver, il papà di Lupo Alberto, scrivendo rubriche umoristiche per il mensile Cattivik.
E poi gli ultimi, entusiasmanti fuochi, a cavallo fra il XX e il XXI secolo.
Nella seconda metà degli anni '90 mi occupai di scrivere le sceneggiature del fumetto pubblicitario di Eva & Chris edito dal sorprendente Gabriele Piemonti: una cosa pazzesca - ma divertente! La storia doveva "piegarsi" alle necessità commerciali, visto che gli albi (ambientati in località turistiche sempre diverse) erano pagati dagli inserzionisti. Eva & Chris sarebbe dovuta uscire anche in America. Nel 1998, durante una mia vacanza in Florida, mi incontrai a Miami con il referente USA della casa editrice italiana di Eva & Chris (tra l'altro una bellissima ragazza nera!) per discutere su un albo che doveva essere ambientato durante il Superbowl - o qualcosa di simile. Il progetto non andò in porto: peccato!
Nel 2000 ci fu l'ultimo mio lavoro di un certo spessore: partecipai alla costruzione del sito Internet della Sergio Bonelli Editore (che fu varato nel 2001) scrivendo le schede di tutti i Tex. Ancora oggi potete leggere il mio nome nella pagina dei collaboratori, anche se le schede sono state ampliate da altri.
Nel 2001 ci fu un evento per me traumatico. Dal fumetto e dal negozio non arrivavano abbastanza soldi per continuare a vivere dignitosamente (dal 1996 vivevo con la mia compagna di sempre, Laura, e dovevo contribuire alle spese della casa - mica poteto fare il mantenuto!); Rinaldo Traini aveva ridotto praticamente a zero le collaborazioni; i rapporti con la Glamour erano interrotti; impossibile - nonostante i tentativi miei e di Saverio - fare qualcosa come sceneggiatori per la Bonelli; Eva & Chris chiuse...
E così dovetti andare a cercare un altro lavoro. Non c'era la crisi. Le Torri Gemelle c'erano ancora. Venni assunto nella GDO e vi lavorai fino al 2004, quando passai ad altro. Quella della GDO fu un'esperienza irripetibile: trovai dei nuovi, grandissimi amici, con alcuni dei quali sono tutt'ora in contatto; dei ragazzi e delle ragazze straordinarie! Come straordinarie sono oggi le mie colleghe del nuovo ambiente lavorativo!
A partire dal 2001 fu dunque quasi impossibile, timbrando il cartellino, continuare a scrivere con assiduità. Pochissimi articoli in quel periodo (soprattutto i libri di Paperino Carl Barks della Epierre) e le ultime lezioni a Firenze di storia del fumetto. E con la nascita di mio figlio nel 2003 (uno degli eventi più belli della mia vita) quel fiume si seccò del tutto...
A partire dal 2005 cominciai a occuparmi di eBay, vendendo il surplus delle mie collezioni. Poi, nel 2007, varai un sito Internet (artigianale e autoprodotto), l'effimero Comicsandpolitik ospitato da Tele2, spazio web che oggi non esiste nemmeno più.
In quel periodo fui ricontattato dal vulcanico Gabriele Piemonti di Eva & Chris che aveva bisogno di un paio di idee per uno spettacolo circense di Ambra Orfei - che era diventata sua socia in un'agenzia che organizza happening e anche sua splendida compagna (hanno avuto poi anche un bellissimo figlio insieme!). Mi ricordo di essere stato al telefono ore con Ambra per decidere cosa scrivere e fare: fu un'esperienza flash, ma per me inedita e divertentissima!
Gabriele Piemonti (editore di Eva & Chris) e Ambra Orfei! |
Dopo anni in cui i miei unici contatti con il comicdom furono attraverso eBay arriviamo al fatidico 2011.
Mi chiama Moreno Burattini in agosto, quando ero al mare a Porto Recanati e mi chiede se avevo voglia di continuare al suo posto i redazionali per Alan Ford Story, il settimanale cartonato di ristampe bunkeriane della Mondadori, allegato a Panorama e Sorrisi & canzoni TV.
Cavoli: la Mondadori! Accettai subito, ovviamente!
Alan Ford Story era nato nel 2009 e Moreno aveva curato i primi 100 numeri. Il mio incarico pattuito inizialmente con Mondadori doveva essere per soli altri 20 numeri (ovvero per coprire le ristampe di Alan Ford fino al n. 240), ma il settimanale resse bene anche con i miei articoli e la serie fu prolungata di altri 10 numeri; arrivati in prossimità di AFS n. 130 Mondadori decide di arrivare fino al n. 150 - che fu davvero l'ultimo. E dunque la collaborazione che si sarebbe dovuta interrompere dopo 4/5 mesi andò avanti per un anno, fino al settembre 2012, quando, ritornata la voglia e l'entusiasmo per la scrittura, coinvolsi Saverio nel progetto Dime Web.
Il blog bonelliano è cresciuto: nel giugno 2013 abbiamo superato i 175.000 contatti, con quasi 400 post pubblicati e una ventina di collaboratori esterni, tra cui Wilson Vieira dal Brasile (che porta avanti una sua Storia del West) e Max Capalbo dalla Calabria (con i suoi dizionari bonelliani dedicati a Tex, Zagor e Mister No); Dime Web è citatissimo in Rete e sui motori di ricerca le nostre "parole chiave" (Dime Web, Dime Press, Francesco Manetti, Saverio Ceri, etc.) danno sempre risultati in testa alla lista; lettori e autori bonelliani ci seguono con assiduità... Siamo davvero soddisfatti, io e Saverio!
E la collaborazione con Max Bunker - iniziata con gli anni di Collezionare e Bhang! - è ripartita con il 2013. Mondadori ha infatti deciso di ristampare - in 13 volumi mensili che sono arrivati sia in edicola, sia nelle librerie, sia nelle fumetterie - tutti i primi 75 numeri di Alan Ford - quelli di Max Bunker & Magnus! E per i redazionali (dal n. 2 in poi, perché il n. 1 ha un taglio particolare di foliazione) hanno richiesto ancora il mio aiuto, che è andato avanti fino al n. 13 (uno in più del previsto), uscito nell'aprile 2014 (con la riproduzione a grandezza naturale di tutte le mitiche prime 75 copertine di Alan Ford)!
Inoltre, alla fine del 2013, è partita un'altra collana mensile di ristampe bunkeriane - Kriminal Omnibus - dedicata a Tuta da Scheletro, collana che ha inaugurato la linea editoriale Mondadori Comics (un onore impensabile per me fino a due anni prima): in 17 numeri verranno presentate tutte le storie di Max Bunker & Magnus e tutte le storie di Max Bunker & Romanini! Una cosa del genere non era MAI stata fatta! La serie andrà dunque avanti fino al 2015.
Inoltre, alla fine del 2013, è partita un'altra collana mensile di ristampe bunkeriane - Kriminal Omnibus - dedicata a Tuta da Scheletro, collana che ha inaugurato la linea editoriale Mondadori Comics (un onore impensabile per me fino a due anni prima): in 17 numeri verranno presentate tutte le storie di Max Bunker & Magnus e tutte le storie di Max Bunker & Romanini! Una cosa del genere non era MAI stata fatta! La serie andrà dunque avanti fino al 2015.
Infine il mio rinnovato impegno - riscoprendo antiche passioni giovanili e rinverdendo idee mai abbandonate - nell'area identitaria/tradizionalista (o come diavolo vogliamo chiamarla) mi ha portato a collaborare, a partire dal maggio 2014, con la rivista online EreticaMente, un meritorio progetto culturale con prestigiosi collaboratori da tutta Italia. I mie interventi vertono su fumetto & storia, fumetto & politica, fumetto & fascismo, fumetto & geopolitica, etc.
Francesco Manetti
P.S. Altri dettagli nella pagina Biografia!
Un curriculum impressionante, caro Francesco. La qualità e la vastità degli argomenti toccati nei tuoi scritti ha pochi altri esempi nel mondo della critica fumettistica italiana (e non solo fumettistica).
RispondiEliminaTra le tante cose, ricordo le tue rubriche sul fumetto popolare pubblicate su Comic Art: leggevo quella righe con avidità e mi colpiva, ogni volta, la tua capacità nell'evidenziare con dei veloci trafiletti gli albi recensiti!
Una carrellata davvero tosta!! Mi fa sempre una certa impressione, rivedere le vechhie copertine di Collezionare e Dime Press, perchè da buon sfegatato lettore Bonelliano, le adoravo entrambe! Mi ricordo che nei primi anni novanta, cercai il coraggio di telefonare alla Redazione del Dime, per salutare gli autori, ma poi mi tirai indietro. E poi ricordo le corse in fumetteria, per cercare di prendere il Magazine, ai primi giorni di uscita. Insomma, gran bei ricordi! Ciao Francesco, naturalmente tantissimi complimenti anche per tutto il resto! (Adoro anche Alan Ford!). Un abbraccio, Franco
RispondiEliminawow, mai viste queste copertine!
RispondiEliminaCiao Francesco
RispondiEliminaanche a me quelle copertine di collezionare fanno tornare in mente dei bei ricordi. Ne posseggo ancora qualche numero (sicuramente i numeri con i tuoi articoli su Stephen King, il mio autore preferito)
E' proprio grazie a collezionare che ci siamo conosciuti (ci siamo scambiati diverse lettere) e ci siamo incontrati a Lucca Comics (doveva essere il 92)
Naturalmente da Bonelliano (su tutti Tex e Dylan Dog) ho seguito anche i primi passi di Dime.
Non sapevo che ti stavi occupando di ristampare l'altro mio grande amore, Alan Ford.
E' stato un piacere ritrovarti
Carissimo Luca,
Eliminami ricordo di te (il nome, non il volto, ahimé...) e mi fa piacere che ancora continui a seguire con interesse il fumetto. Come forse saprai, insieme a Saverio Ceri (con cui realizzavo Collezionare e Dime Press), curo la rivista telematica bonelliana Dime Web (dimeweb.blogspot.it), da quasi tre anni. Siamo sempre alla ricerca di collaboratori (soprattutto per quando riguarda le recensioni di albi Bonelli): facci un pensierino!
Francesco