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sabato 30 novembre 2019

2014 - 2019: TUTTI I MIEI ERETICAMENTE!

Francesco Manetti

Mi faccio risentire dopo oltre un anno dall'ultimo post, perché è tornato il momento di fare il punto sui miei articoli pubblicati non qui su "Ultimo Istante" e nemmeno su "Dime Web", i "Quaderni bonelliani" da me creati e gestiti con Saverio Ceri dal settembre 2012.

Il 5 maggio 2014 iniziai infatti a collaborare con "EreticaMente", prestigiosa rivista online che potremmo definire "tradizionalista", dedita alla letteratura, alla cultura in genere, all'arte, all'indagine storica e antropologica, alla discussione socio-politica e quant'altro. Nei miei articoli mi sono spesso occupato del fumetto italiano durante l'Era Fascista, e non solo.

Ecco qua una breve cronologia delle mie pubblicazioni "eretiche":




1) Léon Degrelle ultimo atto (5 maggio 2014): recensione e analisi dell'ultimo libro scritto da Degrelle, il fondatore del Rexismo belga, un libro di memorie dedicato a Hergé.

2) Hergé, Tintin, gli USA e l'URSS (27 maggio 2014): come il grande fumettista belga vedeva attraverso gli occhi di Tintin i miti americano e sovietico.

3) Jacovitti, gli USA e l'URSS (26 giugno 2014): come il grande artista italiano vide attraverso i suoi fumetti i miti americano e sovietico.

4) La Tradotta 1-10 (26 luglio 2014): analisi ragionata e storica dei primi 10 numeri del giornale di trincea della III Armata.

5) La Tradotta 11-25 (17 agosto 2014): analisi ragionata e storica degli ultimi 15 numeri del giornale di trincea della III Armata.

6) L'idea "fumetto" nella storia (1° ottobre 2014): si spiega come il linguaggio fumettistico (narrazione per immagini in sequenza) non sia un'invenzione moderna.



7) Mussolini & Disney (16 novembre 2014): i rapporti (veri o presunti) fra il Duce e il creatore di Michey Mouse (si tratta del mio articolo di "EreticaMente" di maggior successo, citatissimo in Rete, pubblicato anche su carta e in richiesto da altri siti).

8) Il 300 di Miller (24 dicembre 2014): un'analisi in chiave tradizionalista di uno dei capolavori a fumetti del grande maestro americano.

9) Houellebecq e il fantastico (28 gennaio 2015): un'analisi del fantastico nell'opera letteraria del grande scrittore (e polemista) francese; si tratta del mio primo articolo non fumettistico.

10) Demogorgone e il fantastico (7 marzo 2015): recensione particolare del saggio di Barsacchi su Demogorgone.

11) Fascismo e fumetto avventuroso (29 marzo 2015): come le restrizioni del Fascismo nei confronti del fumetto straniero contribuirono alla nascita del fumetto avventuroso italiano

12) Il patrimonio artistico italiano durante la RSI (25 aprile 2015): recensione del primo libro di Andrea Carlesi; si tratta del mio primo articolo non fumettistico dedicato al Fascismo.

13) Ulceda (21 giugno 2015): analisi del capolavoro di Moroni Celsi, primo fumetto western italiano.

14) S. K. 1 (3 settembre 2015): analisi di un altro capolavoro di Moroni Celsi, primo fumetto fantascientifico italiano.



15) Saturno contro la Terra - prima parte (24 febbraio 2016): inizia l'analisi del capolavoro di Pedrocchi.

16) Saturno contro la Terra - seconda parte (16 maggio 2016): continua l'analisi del capolavoro di Pedrocchi.

17) Saturno contro la Terra - terza parte (28 maggio 2016): continua l'analisi del capolavoro di Pedrocchi.

18) Saturno contro la Terra - quarta parte (14 settembre 2016): continua l'analisi del capolavoro di Pedrocchi.

19) Saturno contro la Terra - quinta parte (14 gennaio 2017): termina l'analisi del capolavoro di Pedrocchi.

20) Pistoia durante la RSI (27 marzo 1917): recensione del secondo libro di Andrea Carlesi.




21) Le avventure di Romano - prima parte (7 luglio 2017): inizia l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

22) Ali sul Golfo (22 ottobre 2017): intervista a Paolo Camaiora, esperto di architettura e materiali lapidei dell'Era Fascista.

23) Le avventure di Romano - seconda parte (11 febbraio 2018): continua l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

24) Le avventure di Romano - terza parte (8 luglio 2018): continua l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

25) Le avventure di Romano - quarta parte (25 settembre 2018): continua l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

26) Le avventure di Romano - quinta parte (5 aprile 2019): continua l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

27) Le avventure di Romano - sesta parte (17 novembre 2019): continua l'analisi del capolavoro di Kurt Caesar.

28) Epurazione (24 novembre 2019): racconto di un procedimento di epurazione antifascista contro un maestro elementare del senese.



Nel 2020 terminerò l'analisi delle "Avventure di Romano", e poi mi dedicherò ad altri capolavori del fumetto durante il Fascismo.


Francesco Manetti

giovedì 9 agosto 2018

22 GENNAIO 1944

di Francesco Manetti

Fra le carte di mio nonno Emilio "Roberto" Piccini che sono in mio possesso ho ritrovato questa disposizione del 201° Comando Regionale Militare datata 22 gennaio 1944 - XXII. Mio nonno veniva mandato al Magazzino Centrale Militare di Firenze per a prestare servizio come interprete fra italiani e alleati germanici, visto che, essendo nato in Svizzera nel 1909 da genitori signesi, era di madrelingua tedesca come italiana.
In calce il nome del Colonnello Comandante Mario Mazzari del 7° Reggimento Autieri Firenze, nel quale era inquadrato mio nonno come tenente. La caserma degli autieri, Mazzari e suo figlio, furono protagonisti il 22 marzo 1944 di un episodio legato alla resistenza.

Il 22 gennaio 1944 è la data dello sbarco ad Anzio.



domenica 26 novembre 2017

RICORDI DALLA LIBIA, 1937 - 1942

di Francesco Manetti

Mio nonno Emilio "Roberto" Piccini, nato in Svizzera nel 1909 da genitori signesi, prestò servizio in Libia come ufficiale negli Autieri. Conoscendo il tedesco quasi meglio dell'italiano spesso le alte cariche ricorrevano a lui come interprete in occasioni speciali (ricevimenti, feste e altro) nelle quali erano coinvolti gli alleati germanici. Ebbe così modo di conoscere Italo Balbo (1896 - 1940), Rudolf Hess (1894 - 1987), Hermann Göring (1893 - 1946), Emmy Göring (1893 - 1973) ... di questi ultimi conservo una foto autografa che gli fu consegnata a Tripoli durante una serata di gala nell'aprile del 1939. Di quel periodo mi rimane un po' di materiale cartaceo (foto, cartine, cartoline, agende, documenti vari, etc.), una parte del quale vi mostro qui.


1) Programma della Visita del Generale Feld-Maresciallo Göring in Libia e foto autografa.

Ho riprodotto qua sotto la copertina del Programma e parti salienti dell'interno, dove appare più volte il nome di mio nonno. Göring visitò la Libia italiana dal 9 al 12 aprile 1939. Dopo il programma riproduco in parziale (la versione integrale può essere comunque trovata facilmente in rete) la foto autografa dei coniugi Göring; la bambina in braccio a Emmy è Edda (n. 1938), così chiamata in onore della figlia di Mussolini, in abito da battesimo. Le firme di Hermann ed Emmy sono chiare, tracciate a inchiostro; la flebile terza firma in lapis, quasi del tutto ricoperta da quella del Generalfeldmarschall, è della celebre fotografa tedesca Rosemarie Clausen (1907 - 1990), che alla fine degli anni '30 era diventata la fotografa di fiducia dei Göring; famosi i suoi ritratti dal mondo del lavoro e del teatro.

















2) Visita di Hess: invito.
Riproduco l'invito consegnato a mio nonno per presenziare come interprete al ricevimento che si tenne a Tripoli in onore di Hess il 5 novembre 1937



3) Foto dalla Libia.
Ecco alcune foto dalla Libia: alcune di queste hanno sul retro una breve lettera scritta a mia nonna (in tal caso la riporto sotto l'immagine). Vediamo mio nonno da solo o con i suoi sottoposti, con la sua divisa, con i suoi camion e con la sua moto Gilera... panorami africani e villaggi di fondazione fanno da sfondo.









4) Il barracano.
Ricordo di aver visto da piccolo, e se lo ricorda anche mia madre, questo barracano bianco a cui fa riferimento il documento sotto riprodotto! Chissà che fine ha mai fatto...




7) Il Kalender 1942 del Panzergruppe Afrika.
Questa agendina appare anche nelle sequenze iniziali di un recente film di guerra, Operazione Valchiria del 2008, con Tom Cruise!



6) Varie
Per chiudere vi propongo una cartina della costa nord-africana e una cartolina del pittore Silvio Bonelli, specializzato in panorami coloniali (ne parlo diffusamente in un altro post)





Francesco Manetti

giovedì 19 maggio 2016

FACCIAMO IL PUNTO SU ERETICAMENTE... DUE ANNI DOPO!

di Francesco Manetti

Nel maggio 2014, con una recensione del libro di Degrelle su Hergé (che allora era appena uscito in traduzione italiana), iniziava la mia collaborazione alla rivista elettronica EreticaMente - meritorio sito web e fonte inesauribile di riflessioni e studi sulla storia, la politica, la tradizione, la geopolitica, la filosofia, lo spiritualismo, l'identità... Seguendo il mio nominativo, FRANCESCO G. MANETTI (solo su EreticaMente lo uso nella sua completezza, dove la "G" puntata sta per Giuseppe, mio nome di battesimo), potete già da lì accedere facilmente a tutti gli articoli. 




Di seguito l'elenco completo, con tutti i link, dei miei sedici articoli finora pubblicati, partendo dall'ultimo!



16 maggio 2016

All'interno della serie di miei interventi su "Fascismo & Fumetto", potete leggere qui la 2a parte della mia analisi sulla saga di "Saturno contro la Terra" realizzata fra gli anni '30 e '40 da Zavattini, Pedrocchi e Scolari: il focus è sulla prima storia, Saturno contro la Terra.

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24 febbraio 2016

Introduzione alla saga di "Saturno contro la Terra" (temi, contesti storici, vicissitudini editoriali, etc.) e biografie degli autori (Zavattini, Pedrocchi e Scolari)


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3 settembre 2015

Analisi su uno dei primi capolavori del fumetto fantascientifico italiano: S.K.1 di Moroni Celsi.

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12 giugno 2015

La storia di Ulceda, primo fumetto western italiano, capolavoro di Moroni Celsi.


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25 aprile 2015

Recensione del libro di Andrea Carlesi (ottimo storico, musicista, coltivatore, motociclista e... straordinario amico), dedicato alla conservazione del patrimonio artistico italiano dopo l'8 settembre 1943.


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29 marzo 2015

Si racconta come il divieto di pubblicazione dei fumetti americani negli anni '40 portò paradossalmente alla nascita del fumetto popolare d'avventura. 


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7 marzo 2015

Partendo dal libro di Borsacchi si affronta qui il mito di Demogorgone e la figura di Demogorgone nei media popolari.

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28 gennaio 2015

In occasione dell'uscita di Sottomissione, nel periodo dell'assalto a Charlie Hebdo, si affronta qui la percezione del fantastico nei romanzi del grande Houellebecq.


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24 dicembre 2014

Il capolavoro di Miller letto secondo un'ottica... tradizionalista.


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16 novembre 2014

La storia dei fumetti e dei cartoni animati disneyani durante l'Era Fascista e l'incontro fra il Duce e Disney. Questo articolo è apparso - in versione condensata - anche su carta, ovvero sulla rivista Antares n. 10, pubblicata da Bietti nel dicembre 2015, come monografia su Walt Disney. Il pezzo compare anche nell'omnibus Antares 0-10 uscito nella primavera 2016.


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1° ottobre 2014

Come i codici narrativi oggi propri del fumetto sono stati usati nel corso della storia... prima della nascita del fumetto stesso!

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17 agosto 2014

Seconda e ultima parte della cronologia ragionata del più affascinante giornale di trincea della Prima Guerra Mondiale, "La Tradotta".


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26 luglio 2014

Introduzione, contesto storico e prima parte della cronologia ragionata del giornale "La tradotta".

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URSS E USA VISTE DA DUE GRANDI FUMETTISTI: JACOVITTI (2a parte)
26 giugno 2014

La seconda e ultima parte dell'analisi sulla percezione del mito americano e sovietico nell'opera di due grandi fumettisti: Jacovitti. 


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URSS E USA VISTE DA DUE GRANDI FUMETTISTI: HERGÉ (1a parte)
27 maggio 2014

La prima parte dell'analisi su come venivano viste USA e URSS da due grandi fumettisti: Hergé.

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LEON DEGRELLE E HERGÉ
5 maggio 2014

Il mio primo articolo su EreticaMente: la recensione del libro di Degrelle su Hergé, messo al rogo in Francia e in Belgio. Il pezzo è stato ripreso nel dicembre 2015 dalla rivista Terra Insubre (n. 76).

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Buona lettura!

Francesco Manetti




sabato 25 aprile 2015

IL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO DOPO L'OTTO SETTEMBRE

di Francesco Manetti

Il 15 aprile 2015 sera, presso Il Rifugio del Ghibellin Fuggiasco a Firenze, è stato presentato un notevole saggio di indagine storica. A introdurre autore e libro ci hanno pensato il Prof. Domenico Del Nero (Presidente di Identità Europea Firenza) e Manfredo Guerzoni (RNCR - RSI Continuità Ideale). Stiamo parlando del volume intitolato La protezione del patrimonio artistico italiano nella RSI (1943-1945) di Andrea Carlesi, edito nel gennaio 2012 da Greco & Greco Editori in Milano. Con l'opera del Carlesi si viene a colmare una lacuna notevole nel panorama editoriale italiano di ricerca storica, raccontando il libro, con la forza e l'inoppugnabilità della documentazione consultata e riportata, ciò che veramente successe - su scala scala nazionale (e dunque non solo in ambito locale) - alle nostre opere d'arte (ricordiamo agli smemorati eventuali che in Italia è conservata ben la metà del patrimonio artistico globale...) durante il periodo bellico negli anni della Repubblica Sociale.



a) Il tema

L'obbiettivo di tutti i protagonisti umani che emergono via via - quasi come ritornando in vita vigorosi e intraprendenti 70 anni dopo lo svolgersi dei fatti - dalle pagine del volume del Carlesi - scritto con la serietà dello scienziato, ma con il piglio del romanziere d'avventura - era quello di dislocare in luoghi sicuri e/o proteggere sul posto con accorgimenti tecnici (murature, sacchi di sabbia, scudi anti-schegge, etc.) le nostre inestimabili opere d'arte per sottrarle nel maggior numero e nel miglior modo possibile ai bombardamenti e alle incursioni a scopo di rapina da parte del nemico anglo-americano. 


Maggio 1945: le porte del Battistero di Firenze arrivano a Palazzo Pitti da Incisa, sotto lo sguardo del sovrintendente Poggi e del prof. Heydenreich, direttore dell'Istituto Germanico di Storia dell'Arte e membro del Kunstschutz

Quello che risalta (a differenza di altre, simili, ma non numerose, indagini storiche) e che potrà forse far storcere il naso ad alcuni - o a molti - è che l'alleato germanico si impegnò attivamente - insieme alle autorità civili e militari repubblicane italiane (e al Vaticano) - nella salvaguardia dei nostri innumerevoli capolavori - sia mobili (quadri, suppellettili preziose, arazzi, libri antichi, archivi storici, piccole sculture, etc.), sia inamovibili (palazzi, ville, castelli, chiese, grandi monumenti, etc.). E nel far questo non ci furono intenti predatori, anche se non si escludono casi isolati di "caccia al souvenir" - attività alla quale si abbandonò soprattutto il "liberatore". Fu lo stesso Adolf Hitler che - interpellato sulle sue intenzioni di ricevere a Berlino i quadri del Cranach raffiguranti Adamo ed Eva, da lui in particolar modo ammirati durante la visita agli Uffizi nel 1938 - dichiarò per iscritto che il patrimonio artistico italiano non poteva essere violato! L'interesse per l'arte italiana da parte dei germanici - intesa come retaggio tradizionale non solo italiano bensì di tutti i popoli (indo)europei, in virtù dei legami di sangue e stirpe - è ben noto. Può essere che questo sia dovuto alla grande influenza che aveva esercitato, in ambito artistico, l'organizzazione SS Ahnenerbe - della quale faceva parte dal 1938 anche A. Langsdorff, Comandante del Kunstschutz in Italia dal febbraio 1944.

Il prof. A. Langsdorff a una conferenza del 1935 sulla storia tedesca, presso l'auditorium del Museo Nazionale di Etnologia. Langsdorff mostra al pubblico una ceramica dall'età della pietra.


Questa del "crucco cattivo" è la prima e principale "leggenda nera" che viene sfatata dal saggio; la seconda è quella sui rapporti fra RSI e III Reich che - seppur difficili, complessi, controversi, etc. - furono tutto fuorché di sudditanza della prima nei confronti del secondo. Le autorità italiane - pur dovendo necessariamente appoggiarsi per la logistica e i trasporti al potente alleato germanico - mantennero il controllo (quasi assoluto) sui capolavori da proteggere e sulle loro vicissitudini e spostamenti in giro per l'Italia. Le opere d'arte, qualora le conurbazioni avessero ottenuto la qualifica di "città aperta" (significava, in soldoni, il divieto di alloggiare truppe belligeranti nei confini comunali, con conseguente divieto di difesa e di attacco), tornavano prontamente al loro posto (stiamo parlando di un periodo antecedente alla fine del secondo conflitto). Le due "leggende nere" vengono fatte evaporare come neve al sole dal Carlesi - non su presupposti ideologici o di "continuità ideale" o politici; questa "magia" avviene semplicemente presentando i giusti documenti.
Quella della caccia al documento è il punto forte della ricerca del Carlesi: per anni ha frequentato archivi nazionali e internazionali (di persona o tramite gli irrinunciabili supporti telematici), ha parlato con testimoni il più possibile diretti degli accadimenti (nella fattispecie i figli e i nipoti dei protagonisti, anche e soprattutto germanici), con i quali ha intrecciato un fitto rapporto epistolare che è sfociato in taluni casi in una vera e propria amicizia, e che gli ha consentito di accedere a fonti del tutto inedite - come lettere, foto, ricevute, etc.

Adamo ed Eva del Cranach


b) L'autore

Durante la conferenza fiorentina del 15 aprile l'autore Andrea Carlesi è stato scherzosamente definito "poliedrico". In realtà lo è! Pistoiese, classe 1971, si è interessato attivamente e con profitto in numerosi campi della storia e dell'arte durante la sua vita. Appassionato di musica, si è diplomato al conservatorio in corno francese. Non si tratta di una trombetta da stadio, ma di un ottone molto difficile da domare e padroneggiare, che fa sentire la sua voce imperiosa (che a noi ricorda antiche battute venatorie nelle fitte foreste della Mitteleuropa) nei più celebri brani della grande musica: pensiamo solo ai Concerti per Corno e Orchestra di Mozart, o a quelli di Richard Strauss... oppure a certe pagine del Titano di Mahler!

Andrea Carlesi fra Del Nero e Guerzoni


Il Carlesi non si limita alla grande musica (o al punk rock rigorosamente in lingua italiana). No: è anche imprenditore tessile e soprattutto è "contadino", come lui ama definirsi, occupandosi del suo agriturismo in quel di San Gimignano, dove produce ottimi vini e altre bontà del palato della nostra insuperabile tradizione italiana, difendendo a spada tratta anche in questo campo i nostri confini ideali e culturali dall'invasione straniera (alimentare). E infine è anche centauro moderno, e saggio padre di famiglia! Potrebbe bastare questo per fare di Andrea Carlesi un personaggio sui generis. Ma quel che a lui sta più cara è la ricerca storica su quei 600 giorni della RSI, ancora oggi in gran parte trascurati, oppure sviliti, persino nel linguaggio comune: la "Repubblica di Salò", i "repubblichini", e via dicendo... Questa sua passione si è trasformata in scienza e scrittura per le pubblicazioni (e qualcosa ci dice che sta lavorando ancora per la carta, ma... ssssst!).


L'autore, Andrea Carlesi, prima della presentazione del libro.


c) Il libro fisico

Andiamo ora a vedere più da vicino il nostro prezioso "oggetto di cellulosa"! Il volume si apre - dopo le doverose dediche a chi gli è più vicino - con i Ringraziamenti dell'autore a chi ha agevolato il suo meritorio lavoro; segue un elenco di Fonti. Si entra nel vivo con la Presentazione di Arturo Conti, il Presidente della Fondazione RSI, e con l'Introduzione di Carlesi, nella quale l'autore - in rapide pennellate - inquadra storicamente la questione: durante la serata fiorentina lo scrittore ha dichiarato che il vero se stesso viene fuori per davvero soprattutto in questo testo propedeutico, nel senso che qui non si lascia (ancora) parlare i "freddi" ma precisi documenti, ma la passione militante! Il Capitolo Primo affronta il periodo che va dall'ottobre 1943 al gennaio 1944. Il Capitolo Secondo riguarda il lasso di tempo compreso fra il febbraio e il giugno del 1944. I mesi che vanno dal luglio al settembre 1944 sono oggetto del Capitolo Terzo. Il Capitolo Quarto abbraccia un periodo che si estende dall'ottobre 1944 al maggio 1945. Le Conclusioni (e le riflessioni) sono infine oggetto del Capitolo Quinto.


Il sottoscritto con Manfredo Guerzoni e Andrea Carlesi presso Il Rifugio del Ghibellin Fuggiasco


Il volume si congeda dal lettore con una preziosa Appendice, divisa in cinque sezioni. La prima è la lista dei Ricoveri delle opere d'arte nelle province di Firenze, Arezzo e Pistoia; la seconda è l'Elenco Soprintendenze. La terza appendice è la più corposa, dedicata com'è alle Biografie dei numerosi, illustri protagonisti di questa vivace stagione di difesa artistica: il prof. Carlo Alberto Baggini (1902 - 1945), il prof. Carlo Anti (1889 - 1961), il prof. dr. Giovanni Poggi (1880 - 1961), il prof. dr. Alexander Langsdorff (1898 - 1946), il prof. dr. Hans Gerhard Evers (1900 - 1993), il prof. dr. Ludwig Heinrich Heydenreich (1903 - 1978), il prof. dr. Leopold Reidemeister (1900 - 1987), il prof. dr. Otto Lehmann-Brockhaus (1909 - 1999). La quarta appendice è dedicata alla Bibliografia, mentre la quinta e ultima è la notevole Sezione fotografica -  una trentina di importanti scatti, molti dei quali assolutamente inediti perché provenienti da archivi familiari ai quali ha attinto per primo il nostro Carlesi oppure perché realizzati dall'autore stesso.

Un doveroso plauso finale e un consiglio: procuratevi questo volume!

Francesco Manetti

P.S. La presente recensione appare in contemporanea sulla rivista online "EreticaMente"; per leggere gli altri miei articoli ospitati dal sito, seguite invece questo link!





Andrea Carlesi
LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO NELLA RSI (1943 - 1945)
pagg. 206 - € 13,00 (con 29 foto in b/n)
Greco & Greco Editori - Milano, 2012